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Tranvie Soppresse in Veneto

Binari e Tratte Abbandonate

DATI, SCHEDE TECNICHE E IMMAGINI STORICHE

E' lo sferragliare del tram, a cavalli, a vapore o elettrico, che con il suo carico ha trasportato merci ed intere generazioni. Un mezzo lento e una linea, nella maggior parte dei casi a binario unico, hanno portato ad una crescita dei commerci e all'avvicinamento di popolazioni spesso isolate.

Gli eventi bellici, il deterioramento delle linee e il rinnovo del materiale rotabile non hanno consentito di tenere in vita le linee: servivano ingenti capitali e il tram ere ritenuto un mezzo lento, obsoleto e anacronistico e che non avrebbe avuto sviluppo.

Verso la fine degli anni '50, a causa della motorizzazione il tram ha perso definitivamente terreno ed è diventato sempre meno utilizzato. Molti gestori hanno dovuto rivedere i loro bilanci e l'incasso dei biglietti, unito ai finanziamenti statali o di qualche privato, non era tale da mantenere aperte le linee. Lentamente ed inesorabilmente il tram ha ceduto il passo alle auto private.

Eccoci quì a raccontarvi quello che è stato il trasporto tranviario, sia urbano che extraurbano, in questa regione che ha visto prima la nascita e poi la soppressione di tutte le linee tranviarie.

Anche in Veneto tutto è stato "cancellato" fra gli anni sessanta e settanta. Oggi non rimane più traccia tranne qualche opera civile. Alcune sporadiche iniziative sono state messe in piedi per ripristinare qualche breve tratta ma senza successo.

Solo le amministrazioni comunali di Venezia, Mestre e Padova si sono dotate di un veicolo simil tranviario su gomma e guidato da una pseudo rotaia centrale posta a livello stradale: un sistema che per come è stato realizzato non può rientrare nella tipologia del trasporto su rotaia.

Suddivise per zone con riferimento all'attuale territorio provinciale

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