

Le Vetture Storiche del 1928 di Milano
Un progetto di successo: passato, presente e futuro
Circolano ancora sulla rete milanese: alcune di loro sono vicine ai 100 anni di vita e a milioni di chilometri percorsi

La circolazione tranviaria a Milano entrò per la prima volta in crisi negli anni Venti. L'aumento dei passeggeri imponeva l'uso di una motrice con annesso un rimorchio che vedevano ridotte le prestazioni in termini di velocità e capienza. La presenza di ben tre agenti, ovvero il manovratore e due bigliettai, li rendeva scarsamente economici. Il materiale rotabile circolante era prevalentemente quello ereditato nel 1916 dalla Socità Edison: si trattava di motrici e rimorchi a due assi, antiquati e con capienza limitata.
Queste necessità portarono alla cosiddetta "riforma tranviaria" degli anni '20 che ha rivoluzionato della rete di Milano, ma anche la progettazione nonchè la costruzione di vetture più capienti. Si volevano di fatto eliminare la maggior parte dei tram a due assi e relativi rimorchi dal panorama cittadino.
Per rimediare alla situazione venutasi a creare, il direttore dell'Azienda Tranviaria del Comune di Milano ing. Gaetano D'Alo ed il caposervizio della segreteria tecnica ing. Giovanni Cuccoli, studiarono l'opportunità di impiegare grandi vetture tranviarie a carrelli derivate dal modello "Peter Witt" diffusissimo negli USA e principalmente nella città di Cleeveland in Ohio.
L'Azienda Tranviaria fece pertanto realizzare due vetture campione di tram definiti rivoluzionari presso le Officine Carminati & Toselli di Milano (l'attuale Fabbrica del Vapore in via Messina).
Nel giro di un anno i due prototipi vennero allestiti ed il primo di essi venne messo in servizio il 27 novembre 1927, seguito a breve distanza dalla seconda unità. I lusinghieri risultati ottenuti in sede di sperimentazione portarono all'acquisto di ben 500 unità, ordinate nel giugno 1928 alle Industrie specializzate, che assunsero la numerazione aziendale 1503-2002.
Nacquero queste robuste vetture realizzate in acciaio e legno, di moderna concezione per i tempi e con una superficie vetrata senza eguali. Sono dotate di 2 carrelli ciascuno dotato di 2 motori e alimentate a 600 Volt in corrente continua tramite presa di corrente tramite una pertica fissata sull'imperiale. Nell'aprile 1929 i primi esemplari delle 1928 vennero presentati al pubblico su una linea per la Fiera Campionaria di Milano riscuotendo un grande successo. Questo avvenne anche oltre i confini italiani in paesi come Spagna, Belgio e Germania.
Ad oggi, poco più di un centinaio di vetture riqualificate e perfettamente funzionanti, prestano servizio sulla rete tranviaria meneghina riscuotendo un grande successo in Italia ed oltre oceano. La vettura 1503, la capostipite delle 500 unità denominate "1928" è tuttora in attività e per l'occasione è stata restaurata e riportata allo stato originale con i caratteristici sedili fronte marcia in velluto rosso.
INDICE:
Timeline
Dati Tecnici Principali
Quali sono le aziende hanno prodotto i tram tipo 1928?
Quali linee utilizzano le vetture a carrelli?

TIMELINE
1927: vede la luce il primo prototipo, la vettura 1501, cui ne segue, nel 1928, un secondo immatricolato col numero 1502. La commessa per idue prototipi è assegnata alla ditta milanese Carminati e Toselli che li completa a tempo di record.
1928-1930: vengono costruite ben 500 vetture (dalla 1503 alla 2002) con cassa metallica chiodata.
1931: viene aggiunta una mezza porta posteriore per facilitare la discesa dei passeggeri: la postazione del bigliettaio si sposta in prossimità della porta anteriore, tra il secondo e terzo finestrino e il pagamento avviene all'ingresso.
1943: i bombardamenti di agosto distruggono gran parte dei depositi e delle vetture ricoverate. Il servizio viene sospeso. Le vetture maggiormente danneggiate sono quelle realizzate in lega leggera di alluminio dove è stato possibile preservare solo il telaio come nel caso delle 5000.
1946: terminato il conflitto mondiale, quasi tutte le "1928" vengono ricostruite grazie alla loro robusta struttura in acciaio, unica sopravvissuta alle fiamme. La ricostruzione prevede un nuovo equipaggiamento di trazione utilizzando un avviatore automatico tipo APN, la frenatura elettrodinamica e le ruote resilienti che le distinguevano per una marcia più silenziosa e confortevole. Di queste vetture esiste un solo esemplare con matricola 1524 costodita da un privato.

1970: il tram abbandona il colore verde ed assume una vivace livrea arancione Ministeriale: il pantografo sostituisce la "perteghetta" ossia il trolley con la rotella. La rete di alimntazione aerea viene adattata per in nuovo organo di captazione: si sperimentano diversi tipi di struttura pantografo con altrettanti striscianti.
2007: ATM restituisce alla città di Milano la "carrelli" con la livrea originale di colore giallo priva di pubblicità commerciale.
2023: Delle 500 vetture costruite fra il 1928 e il 1931, sono circa 130 le vetture a carrelli in servizio sulla rete tranviaria milanese e sono parte integrante del contesto urbano cittadino. Esse sono mantenute in perfetto ordine di marcia. Rivestono spesso una livrea pubblicitaria decorativa integrale delle grandi case di moda oltre a pubblicizzare molti prodotti italiani ed esteri. Le "ventotto" sono un elemento identificativo della città di Milano in Italia, in Europa e nel mondo.
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LA 1725 IN SERVIZIO URBANO

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DATI TECNICI PRINCIPALI
Cassa: in acciaio chiodata
Scartamento: 1,445 mm
Motori: 4x21 kW
Velocità massima: 42 km/h
Alimentazione: 600 Vcc
Lunghezza: 13.890 mm
Larghezza: 2350 mm
Altezza: 3230 mm
Massa a vuoto: 15.000 kg
Massa a pieno carico: 23.500 kg
QUALI SONO LE AZIENDE HANNO PRODOTTO I TRAM TIPO 1928?
La Società Italiana Carminati & Toselli di Milano ha prodotto in tutto 110 unità (dalla 1503 alla 1612) oltre ai due prototipi 1501 e 1502.
La Società Italiana Ernesto Breda di Milano ha costruito in tutto 110 unità (dalla 1613 alla 1722).
Le Officine Meccanichedi Reggio Emilia hanno realizzato 50 unità (dalla 1723 alla 1772).
Le Officine Meccaniche di Milano hanno prodotto in tutto 110 unità (dalla 1773 alla 1882).
Le Officine Elettroferroviarie Tallero di Milano ha costruito in tutto 110 unità (dalla 1883 alla 1992).
Le Officine Meccaniche Lodigiane hanno realizzato 10 unità (dalla 1993 alla 2002).
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QUALI SONO LE LINEE TRANVIARIE CHE UTILIZZANO LE VETTURE A CARRELLI?

LE TRATTE PERCORSE DALLE VETTURE A CARRELLI
Tram Linea 1 da Greco, in via Martiri Oscuri a Roserio fino all'Ospedale Luigi Sacco
Tram Linea 5 dall' Ospedale Maggiore di Niguarda all'Ortica
Tram Linea 10 da p.le XXIV Maggio a viale Lunigiana
Tram Linea 19 da piazza Castelli alla stazione di Lambrate FS M2
Tram Linea 33 da piazzale Lagosta e piazzale Rimembranze di Lambrate
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LE CARRELLI SONO APPREZZATE DAI TURISTI
Il turista andrà alla ricerca delle vetture a carrelli tipo "1928" magari per uno scatto fotografico oppure per salire a bordo e farsi trasportare in giro per la città. Queste vetture non sono mai affollate e hanno una cadenza circa 10 minuti: se hai deciso di fare un giro su queste meravigliose vetture storiche procurati un biglietto dal costo di 2,20 € da obliterare subito dopo essere saliti oppure utilizza la tua carta di credito o il bancomat direttamente in vettura.
I visitatori di questa pagina hanno chiesto anche
QUANTO COSTA IL TRAM A MILANO?
Il biglietto valido per la città e per alcune località limitrofe (tariffa M1-M3) costa 2 euro e 20 centesimi e dà diritto a viaggiare per 90 minuti.


CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELLE LINEE PRESENTI IN QUESTA PAGINA:
Tracciato, Lunghezza, Scartamento, Trazione, Data di Apertura e Chiusura all'esercizio, Immagini, Approfondimenti e collegamento ai siti ufficiali.
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