"Lo sferragliare del tram, a cavalli, a vapore o elettrico, che con il suo carico ha trasportato merci ed intere generazioni. Un mezzo relativamente lento e una linea, nella maggior parte dei casi a binario unico, hanno portato ad una crescita dei commerci e all'avvicinamento di popolazioni spesso isolate. Ancora oggi questo vantaggio è da attribuire allo sviluppo delle linee tranviarie"

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Binari Tranviari a Scartamento Ridotto nel Nord Barese

La vecchia e lenta Tranvia a vapore Bari-Barletta dismessa nel 1959

UNA FERROVIA ECONOMICA

La tranvia Bari-Barletta è stata una linea tranviaria in concessione che ha collegato il capoluogo pugliese con Barletta, attraversando l'entroterra del Nord Barese in Puglia, in esercizio dal 1882 al 1959. La linea, lunga circa 65 chilometri, utilizzava la trazione a vapore ed aveva uno scartamento di 750 mm inusuale in Italia. Dopo la soppressione della tranvia la linea è stata trasformata nell'attuale ferrovia regionale, attiva dal 1964, che oggi utilizza moderni elettrotreni.

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La vecchia tranvia a vapore Bari-Barletta, soprannominata affettuosamente dai baresi "La Ceclatère" (dal rumore che faceva, simile a quello di una caffettiera che borbotta), è stata un'importante infrastruttura che ha caratterizzato la Terra di Bari per molti decenni, contribuendo allo sviluppo economico dell'area.

La tranvia Bari-Barletta fu inaugurata a tappe, raggiungendo Bitonto il 30 marzo 1882 e Barletta nell'ottobre dello stesso anno. Fu definitivamente dismessa il 30 maggio 1959.

Il percorso della tranvia collegava Bari a Barletta attraversando diverse località. Le principali stazioni e fermate erano: Bari, Fesca, Quattro Strade-Palese, Bitonto, Ponte Tuppetto, Sovereto, Terlizzi, Ruvo di Puglia, Strada Bisceglie, Corato, S.Elia, S.Angelo, Andria, Barletta.

LA STORIA

Costruita con capitali italiani e belgi, la tranvia nacque come "ferrovia economica". La concessione per la costruzione e l'esercizio fu autorizzata nel 1879 alla Società Generale dei Tramways.

L'apertura all'esercizio avvenne per tratte nel 1882. L'inaugurazione ufficiale avvenne a Barletta, in piazzale disfida di Barletta, il 30 marzo dello stesso anno.

    - Bari-Bitonto: 20 marzo

    - Bitonto-Terlizzi: 21 maggio

    - Terlizzi-Ruvo: 9 giugno

    - Ruvo-Corato e Andria: 30 agosto

    - Andria-Barletta: 1º ottobre

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CARATTERISTICHE TECNICHE ED OPERATIVE

Scartamento: La tranvia utilizzava un inusuale scartamento di 750 mm.

Tratti in sede propria: Circa 24,2 km del percorso erano in sede propria.

Trazione: Era esercita con trazione a vapore.

Velocità: La concessione provinciale imponeva una velocità massima di 20 km/h, in quanto in alcuni tratti la linea costeggiava le abitazioni. Questa velocità era pressoché coincidente con la velocità commerciale media dell'intera linea.

Percorso: La linea era lunga circa 65 km e collegava Bari a Barletta, attraversando centri importanti come Bitonto, Terlizzi, Ruvo, Corato e Andria.

La stazione tranviaria di Bari si trovava nella contrada occidentale Mare Isabella. A Barletta, il punto di scalo era sull'area occupata dalla stazione ancora oggi ricordata come "la Tramvia", alla biforcazione tra via Andria e via Trani.

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GESTIONE E TRASFORMAZIONI

La tranvia passò attraverso diverse società di gestione nel corso della sua lunga storia:

    - Società Generale dei Tramways S.A. (1883-1905)

    - Societé Anonyme de Chemin de Fer Economiques de Bari-Barletta et extensiones (1905-1937)

    - Ferrotramviaria (1937-1959), costituita a Roma nel 1936, subentrò dopo che la precedente società fu posta in liquidazione nel 1934. Continuò l'esercizio a vapore fino al 1959.

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IL MATERIALE ROTABILE

La tranvia Bari-Barletta, che ha operato tra il 1883 e il 1959, utilizzava principalmente locomotive a vapore.

Questi mezzi erano caratterizzati, come già detto in precedenza, da uno scartamento inusuale di 750 mm. Nel corso degli anni, diverse locomotive furono in servizio, molte delle quali prodotte dalla St. Léonard, come le unità nominate "Bari", "Barletta", "Andria", "Bitetto", "Ruvo", "Terlizzi", "Corato", "Gravina", "Altamura" (tutte acquisite nel 1883) e "Trani" e "Canosa" (acquisite nel 1892). Successivamente, vennero aggiunte anche locomotive di altri costruttori, come una Hunslet (nel 1928) e una Wiener Neustadt (nel 1954).

La linea aveva in dotazione diverse carrozze a due assi e molti carri merci scoperti e coperti che utilizzava per il trasporto di merci e collettame. Fu proprio con questi ultimi che, a partire dalla chiusura della linea, vennero rimosse le rotaie per far spazio alla moderna Ferrovia Bari-Barletta a scartamento ordinario.

CHIUSURA, SMANTELLAMENTO E SUCCESSIONE

Con nota n. 2052 del 16 febbraio 1955, il Ministero dei Trasporti dispose la chiusura definitiva della tranvia. Lo smantellamento fu progressivo: La tratta Barletta-Andria fu soppressa nel 1946/47, ulteriore limitazione a Ruvo nel 1953. L'ultimo viaggio de "La Ceclatère" fu compiuto il 30 maggio 1959.

La tranvia fu poi trasformata nell'attuale ferrovia regionale, gestita da Ferrotramviaria. La nuova linea ferroviaria Bari-Barletta, molto più moderna, fu inaugurata il 30 settembre 1965 dal Presidente del Consiglio Aldo Moro.

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DOPO QUASI 80 ANNI, CALA IL SIPARIO

La tranvia a vapore Bari-Barletta è stata un pezzo fondamentale della storia dei trasporti pugliesi, un mezzo lento ma affidabile che, nonostante il suo carattere "antiquato" (come la definivano affettuosamente i baresi), ha collegato per quasi 80 anni i centri del nord barese, superando due guerre mondiali e accompagnando l'Italia nel boom economico del dopoguerra. Il suo ricordo è ancora vivo nell'immaginario collettivo locale.

CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELLE LINEE PRESENTI IN QUESTA PAGINA:

Tracciato, Lunghezza, Scartamento, Trazione, Data di Apertura e Chiusura all'esercizio, Immagini, Approfondimenti e collegamento ai siti ufficiali.

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