"Nell'arco di oltre un secolo e mezzo la Ferrovia ha disegnato il volto dell'Italia e l'identità del suo popolo, pur senza lasciare nella memoria tracce della propria importanza storica..."

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La ferrovia Roma–Civita Castellana–Viterbo: riscoperta della Tuscia tra passato e futuro

Progetti e prospettive future per una linea ferroviaria storica

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CARATTERISTICHE GENERALI

La ferrovia ha una lunghezza complessiva è di circa 102 km ecollega la stazione di Piazzale Flaminio a Roma con la città di Viterbo passando per Civita Castellana. La linea è nota anche come Roma Nord ed è suddivisa in due tratte: tratta urbana da Piazzale Flaminio a Montebello (circa 12,5 km) a doppio binario e la tratta extra-urbana da Montebello a Viterbo (circa 89 km) a binario semplice.

Lo scartamento è ordinario ovvero 1435 mm e l'alimentazione elettrica è a 3000 V in corrente continua da conduttore aereo come la rete ferroviaria italiana.

La linea collega aree nord-ovest di Roma con la Tuscia (Viterbo e zone limitrofe): utile per pendolari, studenti o viaggiatori che vanno/ritornano da Roma. La tratta urbana offre un’alternativa al trasporto su gomma per l’accesso al centro di Roma.

La ferrovia Roma–Civita Castellana–Viterbo ha una storia molto interessante e lunga: nasce nel 1906 come tranvia extraurbana a scartamento ridotto e si è evoluta nel tempo fino a diventare una ferrovia a scartamento ordinario, in parte assimilata a una metropolitana nella tratta urbana ... (Per la storia della linea vedi la timeline completa in fondo alla pagina).

Il servizio è gestito a livello regionale da Regione Lazio e l’infrastruttura è affidata a ASTRAL mentre la gestione del trasporto è a COTRAL (a partire dal luglio 2022) per quanto riguarda la linea.

TRACCIATO E SERVIZIO

Tratta urbana (Piazzale Flaminio-Montebello)

Qui la linea funziona quasi come una metropolitana suburbana: frequenza più elevata, più fermate, doppio binario. Alcune fermate importanti: Euclide, Acqua Acetosa, Saxa Rubra, Prima Porta. In alcune stazioni le fermate sono a richiesta.

Tratta extra-urbana (Montebello-Viterbo)

Binario semplice, molte più fermate (tra stazioni e fermate minori) rispetto alla tratta urbana. Tempo di percorrenza stimato: per la tratta urbana circa 22 minuti. Per la tratta extra-urbana, da norma, circa 2 ore e più fino a Viterbo.

È previsto un progetto di ammodernamento potrebbe migliorare sensibilmente comfort, affidabilità e tempi di percorrenza.

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FERMATE E SERVIZIO

La linea non è interconnessa direttamente alla rete nazionale ferroviaria (SF) per quanto riguarda il traffico passeggeri standard: è una linea “ex concessa” regionale. Il servizio è suddiviso in modalità: “urbano” nella prima parte, “suburbano/extraurbano” nella seconda.

MATERIALE ROTABILE E CONDIZIONI DEL SERVIZIO

Nel 2004 vennero introdotti nuovi convogli realizzati da Alstom insieme a Costaferroviaria: convogli articolati in 4 pezzi, 64,4 m di lunghezza, capienza 529 passeggeri (234 seduti), velocità massima 90 km/h.

Nonostante gli investimenti nel passato, la linea soffre da anni di carenze: rotabili datati, frequenti soppressioni o riduzione delle corse nella stagione estiva, ed è considerata da associazioni di pendolari e monitoraggio tra le linee ferroviarie problematiche.

STATO ATTUALE E PROGETTI DI AMMODERNAMENTO

Sono stati pianificati interventi di raddoppio della tratta tra Riano e Morlupo, con inizio lavori 23 giugno 2025, stimati 16-18 mesi.

A Viterbo, la stazione di “Porta Fiorentina” è stata riqualificata con rifacimento pensiline, pavimentazioni, servizi igienici e illuminazione: segnali di attenzione all’infrastruttura.

LIMITI ATTUALI

La linea ha oltre 100 passaggi a livello nella tratta extraurbana, elemento che ne riduce la velocità e sicurezza. La frequenza nella tratta urbana può arrivare a circa ogni 8 minuti in condizioni ordinarie, mentre nella tratta extraurbana l’intervallo minimo è di circa 25 minuti. È in corso una grande opera di modernizzazione ma ciò comporterà anche periodi di interruzione o servizio ridotto: ciò suscita preoccupazioni tra i pendolari.

La tratta extraurbana ha limitazioni tecnologiche come il tracciato a binario singolo che ne riducono la performance, le numerose curve a raggio stretto e infine il segnalamento, di tipo antiquato, non consente una gestione snella e sicura del movimento dei treni.

Il materiale rotabile è datato e presenta problemi segnalati dagli utenti come il comfort, la climatizzazione, la pulizia e la manutenzione: quest'ultima è spesso causa di interruzioni del servizio.

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STAZIONI E FERMATE

Ecco un elenco parziale delle principali fermate della linea Ferrovia Roma-Civita Castellana-Viterbo (nota anche come “Roma-Nord”). Le fermate sono tante (nel complesso oltre 30) — qui trovi quelle più significative, specialmente nella tratta urbana e inizio tratta extraurbana.

Ferrovia Roma-Civita Castellana-Viterbo

Alcune fermate della tratta urbana (Roma-Montebello)

    Piazzale Flaminio (capolinea a Roma)

    Piazza Euclide (“Euclide”) — fermata sotterranea nel quartiere Parioli.

    Acqua Acetosa — fermata via dei Campi Sportivi.

    Campi Sportivi — fermata “a richiesta” nel tratto urbano.

    Tor di Quinto — fermata “a richiesta”.

    Due Ponti — altra fermata “a richiesta”.

    Grottarossa — “a richiesta”.

    Saxa Rubra — fermata urbana fissa.

    Labaro — fermata sulla via Flaminia.

    La Celsa — fermata “a richiesta” subito fuori Roma.

    Prima Porta — fermata.

    La Giustiniana — fermata “a richiesta”.

    Montebello — stazione che segna la fine della tratta urbana a doppio binario.

Ferrovia Roma-Civita Castellana-Viterbo

Alcune fermate della tratta extra / suburbana (Montebello-Viterbo)

    Rignano Flaminio — fermata extraurbana.

    Sant’Oreste — fermata.

    Civita Castellana — stazione importante a metà tratta.

    Catalano — stazione.

    Fabrica di Roma — fermata.

    Vallerano — fermata.

    Vitorchiano — fermata.

    Bagnaia — fermata vicino a Viterbo.

    Viterbo Porta Fiorentina (o semplicemente “Viterbo”) — capolinea della linea.

MATERIALE ROTABILE

Ecco una panoramica di quali treni sono attualmente in servizio sulla linea Ferrovia Roma-Civita Castellana-Viterbo (nota anche come “Roma Nord”) e quali nuovi rotabili sono stati ordinati (ma ancora in fase di consegna):

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TRENI ATTUALEMENTE IN SERVIZIO

La parte significativa del materiale rotabile è costituita dai convogli Alstom MRP 236: si tratta di elettrotreni prodotti tra il 2000 e il 2008. Un’altra tipologia è costituita dai convogli Firema E84 consegnati a partire dal 1987 e E84A in servizio dal 1995.

La Regione Lazio ha bandito una gara per la fornitura di nuovi elettrotreni che sono attualmente in costruzione.

NUOVI TRENI IN COSTRUZIONE

La società Titagarh Firema Spa ha firmato con Regione Lazio, un accordo quadro del valore di 282 milioni di euro, per la fornitura di 38 nuovi convogli destinati alle linee regionali del Lazio, tra cui la Roma-Viterbo e la Roma-Lido di Ostia.

Ferrovia Roma-Viterbo

Totale n° 18 Convogli

    Configurazione Urbana — N° 12 convogli a 4 elementi con 4 porte per fiancata su ciascun elemento.

    Configurazione Extraurbana — N° 6 convogli a 4 elementi con 2 porte per fiancata su ciascun elemento.

Oltre ai 18 convogli previsti per la Roma-Viterbo l'accordo prevede la fornitura di 20 convogli per la Roma-Lido di Ostia , in configurazione urbana da 6 elementi.

I nuovi treni sono progettati per maggior comfort, maggior capienza fino a 800 passeggeri per quelli della Roma-Viterbo nella versione metropolitana e tecnologie moderne. Per una serie di concause il costruttore Titagarh Firema non ha completato la commessa: attualmente sono in corso accordi per la consegna di un primo treno composto da 4 elementi che però non vedrà la presenza sui binari della Roma Nord prima della fine del 2026.

STATO ATTUALE DELLA FORNITURA

Nonostante l’accordo, la consegna è fortemente in ritardo. Dei 38 nuovi convogli non ne è arrivato nemmeno uno. I prototipi dei primi due nuovi treni destinati alle linee Roma-Viterbo e Roma-Lido, sono stati presentati in stabilimento alla fine del 2024. Il cronoprogramma originale prevedeva la consegna dei primi due convogli entro fine 2023 ma si sono verificati rallentamenti legati a garanzia, finanziamenti, logistica e materiali.

Un fatto simile, avvenuto nel 2005, parla di una fornitura di 10 treni, di cui 5 per la tratta urbana e 5 per la tratta extraurbana, lunghi 64.4 m, capienza 529 passeggeri, velocità max 90 km/h. A causa del fallimento della Firema Trasporti nel 2010 non è stato possibile completare la costruzione dei convogli.

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RILANCIO E LAVORI DI AMMODERNAMENTO

È in corso un piano di ammodernamento rilevante: raddoppio della tratta extraurbana di cui l'inizio lavori è previsto a partire dal 23 giugno 2025 per il segmento Montebello-Morlupo con lunghezza di 16 km. La durata dei lavori del primo lotto è stimata in 16-18 mesi. Quindi si prevede un termine intorno alla fine 2026 per quel tratto. Alcuni interventi paralleli sono già in corso o programmati con chiusure temporanee per l’estate.

Perché questi lavori sono importanti?

La linea, come già detto in precedenza, ha caratteristiche obsolete: binario semplice su larga parte, numerosi passaggi a livello che ne rallentano il servizio. Il raddoppio e l’ammodernamento aumenteranno la capacità, la frequenza, la regolarità del servizio e la sicurezza. Migliorando infrastruttura e rotabili la linea potrà diventare più funzionale per pendolari e utenti extra-urbani.

STORIA DELLA ROMA-VITERBO

Come già accennato all'inizio, la ferrovia Roma–Civita Castellana–Viterbo ha una storia molto interessante e lunga: nasce all’inizio del XX secolo come tranvia extraurbana a scartamento ridotto. Nel tempo è stata ammodernata fino a diventare una ferrovia a scartamento ordinario e in parte assimilata a una metropolitana nella tratta urbana.

Una tranvia a scartamento ridotto

La linea nacque ufficialmente il 7 luglio 1906 come tranvia a scartamento ridotto (950 mm). Il tracciato iniziale era Roma (Piazzale Flaminio) – Civita Castellana, lungo circa 50 km, e attraversava la via Flaminia. Si trattava di una tranvia extraurbana, quindi con caratteristiche tecniche e strutturali leggere: treni relativamente piccoli, curve strette, velocità limitate e binario singolo.

Estensione fino a Viterbo e scartamento ordinario

La ferrovia fu prolungata fino a Viterbo e inaugurata nel 1932. In occasione del prolungamento venne convertita a scartamento ordinario (1435 mm). Furono adottate caratteristiche più ferroviarie: tratte più rettilinee, stazioni vere e proprie, maggiore capacità e velocità. Questo rese la linea una ferrovia mista urbano-extraurbana, molto innovativa per l’epoca.

Evoluzione della linea negli anni:

    Dal 7 luglio 1906 - Società Romana per le Ferrovie del Nord (SRFN)

    Nel 1906 fu inaugurata la tranvia a scartamento ridotto (950 mm) che collegava Roma (Piazzale Flaminio) a Civita Castellana.

    Nel 1908 la concessione fu estesa per il prolungamento verso Viterbo.

    La conversione da tramvia a ferrovia (scartamento ordinario 1435 mm) e il prolungamento fino a Viterbo avvennero tra gli anni ’20 e ’30.

    28 ottobre 1932 - Inaugurazione della stazione di Piazzale Flaminio e della ferrovia a scartamento ordinario.

    Negli anni ’30 e ’40 si sviluppò la tratta urbana sotterranea.

    Nel 1958 fu aperta la fermata Piazza Euclide, interrata nei pressi dei Parioli.

    Dal secondo dopoguerra fino agli anni ’90 passò sotto la gestione STEFER (Società delle Tramvie e Ferrovie Elettriche di Roma).

    Anni ’50-’70 - Periodo di consolidamento della linea e forte utilizzo pendolare/extraurbano.

    Negli anni ’80–’90 entrò a far parte delle Ferrovie concesse Laziali (poi Met.Ro.)

    Anni ’80-2000 - Crisi infrastrutturale: binario singolo, rotabili vetusti, frequenze basse.

    1984 - Entrata in servizio di nuovi convogli Firema.

    2004 - Entrata in servizio di nuovi convogli Alstom.

    2022 - Inizio progettazione e costruzione nuovi convogli Titagarh Firema.

    2025 - Completamento riqualificazione della stazione di Viterbo Porta Fiorentina.

    2025 - Avvio del raddoppio della tratta Riano-Morlupo; riqualificazione stazioni.

    Oggi la proprietà dell’infrastruttura e dei treni è della Regione Lazio tramite l’agenzia Astral / Cotral / Direzione regionale trasporti.

Curiosità Storiche

Il tracciato segue l’antica Via Flaminia romana, e passa vicino a siti archeologici e borghi storici. Alcune vecchie stazioni, come quella di Bagnaia, mantengono ancora l’aspetto originale. Durante il fascismo fu considerata una linea modello, ma col tempo ha perso la sua centralità ed è diventata obsoleta non essendo stata mai ammodernata.

Utenza e Situazioni Critiche

Gli utenti da tempo lamentano situazioni critiche: treni affollati, soppressioni, ritardi. Persistono le preoccupazioni tra i pendolari per tempistiche, nuovi treni, continuità del servizio durante i cantieri. Si punta a migliorare capacità, regolarità e comfort della linea ma con risultati poco apprezzabili.

CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELLE LINEE PRESENTI IN QUESTA PAGINA:

Tracciato, Lunghezza, Scartamento, Trazione, Data di Apertura e Chiusura all'esercizio, Immagini, Approfondimenti e collegamento ai siti ufficiali.

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