"Nell'arco di oltre un secolo e mezzo la Ferrovia ha disegnato il volto dell'Italia e l'identità del suo popolo, pur senza lasciare nella memoria tracce della propria importanza storica..."

Home / Aziende Ferroviarie Italiane / Aziende Scomparse / Le Officine Meccaniche Casaralta di Bologna

Aziende Ferroviarie Storiche appartenenti al Territorio Bolognese

Dalle Officine Nobili a Casaralta: il primato della Meccanica Ferroviaria a Bologna

LA STORIA DI CASARALTA

Le Officine Meccaniche di Casaralta è stata una società storica italiana, attiva tra il 1919 e il 2003, specializzata nella produzione di materiale ferroviario e tranviario. L'azienda nacque sulle ceneri delle Officine Nobili già operative nel caplouogo felsineo a partire dalla fine del secolo XIX.

AD

Le Officine Casaralta di Bologna (nota anche come Casaralta S.p.A.), la loro storia, attività nel campo ferroviario, i punti critici che le hanno portate al declino, e cosa resta oggi in termini di memoria e trasformazione urbana.

ORIGINI E SVILUPPO

L’azienda nacque nel tardo XIX secolo: originariamente come Officine Nobili, grazie all’acquisto di un terreno in località Casaralta (vicino alla via Ferrarese) da parte di Clemente Nobili.

Nel 1919, assunse il nome di Officine di Casaralta: fondatori principali furono Carlo Regazzoni (bergamasco, con esperienza come dirigente tecnico in aziende importanti come Reggiane, Breda, etc.) e Cesare Donati, commerciante a Bologna.

Carlo Regazzoni Casaralta Bologna

Si specializzò nella produzione e nella riparazione di materiale rotabile per ferrovie e tramvie (carri merci, carrozze passeggeri, locomotive elettriche), nonché in produzione meccanica più in generale: manufatti metallici e apparecchiature elettromeccaniche.

AD

ATTIVITÀ NEL SETTORE FERROVIARIO

Alcuni degli aspetti più importanti della produzione ferroviaria di Casaralta:

Produzione di carrozze a due piani (tipiche per pendolari), su licenza del produttore francese CIMT Lorraine.

Produzione di locomotive elettriche o parti meccaniche per questo tipo di mezzi, incluse alcune serie per le Ferrovie dello Stato come le E.444, E.656, e la E.414 (ex E.404).

Produzione di carrozze passeggeri, carrozze letto e carri merci.

Collaborazione con Ferrovie dello Stato e con altre imprese ferroviarie locali/regionali.

PERIODI DI CRISI E DECLINO

Casaralta ha conosciuto diverse fasi difficili:

Dopo la seconda guerra mondiale subì una forte crisi produttiva ma nel 1955 riuscì a rilanciarsi abbandonando l’attività di sola riparazione, meno remunerativa o soggetta a volumi di lavoro altalenanti, per concentrarsi anche sulla costruzione.

Negli anni ’80 e ’90 il settore ferroviario italiano cambiò: minore investimento pubblico, concorrenza e politiche che ancora privilegiavano il trasporto su gomma. Queste tendenze sfavorirono la domanda per nuovi rotabili e carrozze, contribuendo a indebolire imprese come Casaralta.

Casaralta entrò a far parte del gruppo Firema Trasporti insieme ad altre aziende simili come la OMS Stanga di Padova e le officine Fiore a Caserta. Questo ha portato alla chiusura di molte attività che sono state assorbite, ridotte o chiuse.

Nel gruppo FIREMA la desinenza RE richiama ancora oggi il cognome di Regazzoni, fondatore delle officine.

Ufficialmente decresce fino a cessare definitivamente nel produzione nel 2003.

AD

QUESTIONI SANITARIE E LEGALI

Un aspetto drammatico della storia di Casaralta riguarda l’amianto:

Molti operai delle officine furono esposti all’amianto negli stabilimenti per decenni. In anni recenti, varie persone si sono ammalate di malattie gravi come mesotelioma pleurico, riconducibili a questa esposizione.

Ci furono processi: pene chieste in primo grado per vari membri del consiglio di amministrazione (anni ’50–’90) con accuse di omicidio colposo, risarcimenti per famiglie degli operai.

Successivamente però alcune condanne furono annullate in appello: le pene inflitte furono annullate per alcuni imputati. La Corte d’Appello di Bologna ha annullato le pene di primo grado per gli ultimi tre superstiti del CdA relativamente ad alcuni decessi.

Stato attuale e trasformazione urbana

L’area delle Officine Casaralta, in via Ferrarese (quartiere Navile di Bologna), è dismessa da tempo, parzialmente in abbandono.

È avviato un progetto di rigenerazione urbana: demolizione dei vecchi edifici degradati, riconversione dell’area per destinazioni residenziali, commerciali, spazi pubblici e verde urbano. Il progetto “Casaralta si apre” prevede che su circa 50.000 m², il 70% dell’area diventerà spazio pubblico, con un parco verde, parcheggi pubblici, ecc.

Le demolizioni degli edifici più degradati erano previste entro la fine del 2025, con avvio della costruzione delle nuove strutture intorno alla primavera 2026, e termine previsto per il 2028.

Impatti culturali, economici e significato

Casaralta è stata per decenni un importante centro industriale per Bologna, una fabbrica che impiegava centinaia di lavoratori, con competenze ingegneristiche e meccaniche rilevanti, parte del sistema ferroviario nazionale.

Il suo declino riflette aspetti più ampi delle politiche in Italia verso il trasporto su rotaia, la diminuzione di investimenti pubblici, e le sfide delle imprese con tecnologie pesanti in un mercato che cambia.

L’uso dell’area in trasformazione richiama anche il tema della memoria industriale, del rispetto verso i lavoratori (in particolare gli esposti all’amianto), che ha generato mobilitazione sociale e riflessioni su chi paga i costi (economici, sanitari, ambientali) delle attività industriali del passato.

AD

Officine Casaralta di Bologna

Realizzazioni Significative

    Lista dei rotabili prodotti o in cui Casaralta ha partecipato con parti meccaniche:

  • Carrozze a due piani Tipo 1979 denominate “doppio piano Casaralta” Carrozze passeggeri a doppio piano, progettate per servizi suburbani/regionali ad alta frequentazione - Include carrozze di seconda classe, carrozze miste prima/seconda e semipilota.
  • Locomotive E.656 Casaralta ha prodotto la parte meccanica delle locomotive elettriche E.656 per le Ferrovie dello Stato.
  • Locomotive E.444 Ha collaborato alla produzione (parte meccanica) delle E.444
  • Locomotive E.414 (ex E.404 a 3 kV) Casaralta ha realizzato componenti meccanici interessati alle locomotive E.414.
  • Carrozze UIC-X Ha costruito carrozze standard UIC-X.
  • Carrozze letto Carrozze per il servizio notturno / letto.
  • Carri per trasporto automobili Ha prodotto carri merci specializzati per il trasporto automobili.
  • Elettromotrici ALe 601 Casaralta ha partecipato alla produzione della parte meccanica delle ALe 601.
  • Rotabili tranviari / elettromotrici per linee ex-concesse Realizzazioni più minori, lavori su materiale motore per linee locali o “ex-concesse”.
  • Treni STEFER gruppo 460-470 Sei elettromotrici del gruppo 460-470 per la STEFER (Roma), costruite da Casaralta nel 1949.
Chi scrive questo articolo ha avuto modo lavorare per lo Stabilimento di Casaralta nel periodo in cui si parlava di trasferimento delle attività o addirittura di chiusura. Ricordo la professionalità delle persone che ho incontrato e dei rotabili in costruzione. Il clima non era dei migliori e la preoccupazione delle maestranze e degli impiegati si toccava con mano. Il suddetto gruppo industriale attualmente operativo nel settore ferroviario, a cui appartenevano le Officine Casaralta di Bologna, negli ultimi anni ha continuato a perdere competitività bruciando gran parte del know-how acquisito nel tempo.
AD

CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELLE LINEE PRESENTI IN QUESTA PAGINA:

Tracciato, Lunghezza, Scartamento, Trazione, Data di Apertura e Chiusura all'esercizio, Immagini, Approfondimenti e collegamento ai siti ufficiali.

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE

LINEE FERROVIARIE IN ESERCIZIO LINEE FERROVIARIE DISMESSE

Donate Paypal for Treniebinari.it Italy

PER TUTTE LE SEGNALAZIONI SCRIVI A Treniebinari.it.

RITORNA ALLA PAGINA PRINCIPALE