Binari Tranviari a Scartamento Ridotto in Terra di Romagna
La vecchia e lenta Tranvia a vapore Meldola-Forlì-Ravenna e Classe

La tranvia a vapore Forlì-Ravenna è stata una linea tranviaria interurbana che ha collegato le due città romagnole tra il 1883 e il 1929, rappresentando il primo e unico tentativo di collegamento diretto su rotaia, al di fuori del più lungo percorso ferroviario che passava per Castel Bolognese.
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TRANVIA MELDOLA-FORLÌ
La tranvia a vapore Meldola-Forlì fu un'importante linea tranviaria a vapore a scartamento ridotto che collegava la città collinare di Meldola con Forlì. Inaugurata nel 1881, rappresentò il primo tratto di un progetto più ampio che avrebbe poi raggiunto anche Ravenna. Si trattava di una linea tranviaria a binario unico, con trazione a vapore, lunga 13 chilometri circa.
La tranvia fu il frutto dell'iniziativa di un gruppo di imprenditori locali, tra cui l'ingegnere Giulio Romagnoli di Forlì e il dottor Giovanni Brusaporci di Meldola. L'obiettivo era quello di collegare la zona collinare con il capoluogo di provincia, facilitando il trasporto di persone e merci. La società per la costruzione, inizialmente finanziata dalla banca torinese Tachis-Levi & Figli, fu successivamente ceduta alla belga "Société Anonyme des Tramways des Romagnes" (SATLR), che si occupò della gestione.
La linea era lunga circa 13 chilometri. Il percorso si snodava lungo l'attuale Strada Provinciale 4, da Meldola fino a Forlì, per poi immettersi su un tratto dell'attuale Via Emilia all'altezza di Ronco. Le stazioni della tratta da Meldola a Forlì erano: Meldola, Magliano, Carpena, Ronco, Forlì (Barriera Mazzini).
PROGETTO E COSTRUZIONE
La linea fu inaugurata il 19 novembre 1881 e si dimostrò subito un successo, facilitando il commercio e gli spostamenti tra i due centri. Il successo di questa prima tratta spinse i promotori a proseguire il progetto, estendendo la linea fino a Ravenna.
Il destino della linea Meldola-Forlì fu strettamente legato a quello della sua prosecuzione per Ravenna. Con l'avanzare del tempo e l'evoluzione dei mezzi di trasporto, le tranvie a vapore divennero obsolete. Il servizio sulla linea Meldola-Forlì cessò definitivamente nel 1929 per il trasporto merci e il 10 gennaio 1930 per il servizio passeggeri, venendo sostituita da un autoservizio su gomma, considerato più veloce e flessibile.

TRANVIA FORLÌ-RAVENNA: STORIA E PERCORSO
L'idea di un collegamento su rotaia tra Forlì e Ravenna nacque dalla preesistente linea Meldola-Forlì. L'ingegnere Giulio Romagnoli e l'imprenditore Giovanni Brusaporci furono i principali promotori del progetto, che prevedeva di prolungare la linea da Forlì fino a Ravenna. Il progetto fu accolto con entusiasmo dalla Provincia di Ravenna, che vedeva in esso un'opportunità per uscire dall'isolamento.
La tratta Forlì-Ravenna, lunga 27 km, venne inaugurata il 10 novembre 1883. L'anno successivo, il 7 novembre 1884, la linea fu completata con l'arrivo alla Darsena di Ravenna, nei pressi della stazione ferroviaria. A Forlì, la tranvia aveva una breve diramazione urbana che collegava l'allora Piazzale della Vittoria con Piazza Vittorio Emanuele II (oggi Piazza Aurelio Saffi).
Le stazioni della tratta da Forlì a Ravenna erano: Forlì (Barriera Mazzini), Camposanto, Ospedaletto, Sisa, Coccolia, Chiavicone, Ghibullo, Longana, S.Bartolo, Ponte della Cella, Ravenna Stazione, Ravenna Piazza Anita Garibaldi.

Mappa Tranvia Meldola-Forlì-Ravenna-Classe - Copyright Treniebinari
Tracciato Il percorso si snodava per lo più lungo la via Ravegnana, costeggiando il fiume Ronco. A differenza della linea Meldola-Forlì, che aveva un tracciato extra-urbano, il percorso a Ravenna aggirava il centro cittadino. La linea serviva diversi abitati intermedi, tra cui Ghibullo, Coccolia e Longana.

Stazione di Coccolia sulla tratta Forlì-Ravenna
DECLINO E CHIUSURA
La tranvia a vapore risentì delle difficoltà economiche e tecniche, aggravate dalla prima guerra mondiale, durante la quale il servizio fu interrotto per un periodo a causa della riduzione delle forniture di combustibile. Con l'avanzare del tempo, la linea divenne obsoleta: infatti furono pochi i lavori di rifacimento della sede tranviaria se non per piccole riparazioni. Il servizio merci cessò il 31 dicembre 1929, mentre il trasporto passeggeri proseguì fino al 10 gennaio 1930, quando la linea fu definitivamente chiusa e sostituita da un autoservizio su gomma.
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LE CARATTERISTICHE DELLA LINEA FORLI'-RAVENNA
Scartamento e rotaie La linea aveva uno scartamento metrico. Le rotaie utilizzate, del tipo Vignoles, avevano un peso di 18 kg/m ed erano posate in spezzoni da 7,50 m. La diramazione per Classe aveva rotaie leggermente più pesanti, da 21 kg/m.
Trazione e materiale rotabile La trazione era a vapore. Furono utilizzate diverse locomotive tranviarie, tra cui la "Ghibullo" da 70 CV. Le vetture per i passeggeri potevano ospitare circa 100 persone e un convoglio poteva trainare fino a 5 carrozze, anche se queste limitazioni venivano spesso disattese.

Locomotiva a vapore tranviaria "Ghibullo" costruita da Cerimedo Milano
Velocità e tempi di percorrenza La velocità massima consentita era di 20 km/h in extra-urbano e 6 km/h nei centri abitati. Il tempo di percorrenza totale tra Forlì e Ravenna era di circa 98 minuti, anche se a causa delle numerose fermate e della bassa velocità il viaggio durava spesso circa due ore. Questo aspetto, apparentemente un limite, era in realtà apprezzato dai viaggiatori, soprattutto agricoltori e commercianti, che utilizzavano il tempo di viaggio per discutere di affari e prezzi dei prodotti agricoli. La soppressione del servizio e la sua sostituzione con un più rapido autobus generò proteste proprio per la perdita di questo "tempo utile".
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La trazione era a vapore, con l'utilizzo di apposite locomotive tranviarie. Un convoglio era tipicamente composto dalla locomotiva e da diverse carrozze passeggeri e vagoni merci a due assi.
La tranvia fu di fondamentale importanza per l'economia locale. Oltre a collegare le due città, la linea era utilizzata per il trasporto di prodotti agricoli dalla collina alla città, contribuendo allo sviluppo del commercio e alla vita sociale della zona. Nonostante i tempi di percorrenza lenti (a causa delle numerose fermate e della bassa velocità), era un mezzo di trasporto molto apprezzato dalla popolazione.
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LA DIRAMAZIONE PER CLASSE E LO ZUCCHERIFICIO
La linea tranviaria a vapore che collegava Ravenna a Forlì aveva una diramazione per Classe. La linea era parte della più estesa tranvia a vapore Forlì-Ravenna, inaugurata nel 1883.
La linea aveva una funzione sia per il trasporto passeggeri che, in modo significativo, per il trasporto merci, specialmente per le esigenze dell'industria locale, come lo zuccherificio di Classe. Si trattava del primo stabilimento di questo tipo nel ravennate, e la sua realizzazione causò qualche perplessità per la sua vicinanza alla Basilica di Sant'Apollinare in Classe. La linea tranviaria, con il suo raccordo, era fondamentale per l'attività della fabbrica, che arrivava a impiegare centinaia di operai durante la campagna saccarifera.
LE CARATTERISTICHE DELLA LINEA
Il tram partiva da Ravenna e seguiva il percorso della via Ravegnana, costeggiando il fiume Ronco. Da qui si diramava per raggiungere la zona di Classe e lo zuccherificio. La stazione tranviaria di Ravenna si trovava in via Mangagnina.
La linea aveva uno scartamento metrico. Le rotaie utilizzate, del tipo Vignoles, avevano un peso di 21 kg/m ed erano posate in spezzoni da 7,50 m. I convogli erano trainati da locomotive a vapore, note anche come "vaporini".
Le stazioni e fermate della tratta da Ravenna a Classe erano: Ravenna Piazza Anita Garibaldi, Ravenna Piazza Passeggi, Ponte Nuovo, Classe per un totale di km 6.
DECLINO E CHIUSURA
La tranvia Forlì-Ravenna e la sua diramazione per Classe cessarono il servizio nel 1929, segnando la fine di un'epoca del trasporto pubblico e industriale a vapore nella zona.
COSA RIMANE
La linea è stata completamente smantellata e sono ormai poche le tracce visibili se non qualche fabbricato destinato ad altri usi. La disposizione di alcuni fabbricati, al tempo a ridosso della linea, sono ancora a visibili a Coccolia (Ravenna). L'area dell'ex zuccherificio di Classe è stata riqualificata e ospita il museo Classis Ravenna-Museo della Città e del Territorio.
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CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELLE LINEE PRESENTI IN QUESTA PAGINA:
COSA RIMANE
La linea è stata completamente smantellata e sono ormai poche le tracce visibili se non qualche fabbricato destinato ad altri usi. La disposizione di alcuni fabbricati, al tempo a ridosso della linea, sono ancora a visibili a Coccolia (Ravenna). L'area dell'ex zuccherificio di Classe è stata riqualificata e ospita il museo Classis Ravenna-Museo della Città e del Territorio.
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CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELLE LINEE PRESENTI IN QUESTA PAGINA:
Tracciato, Lunghezza, Scartamento, Trazione, Data di Apertura e Chiusura all'esercizio, Immagini, Approfondimenti e collegamento ai siti ufficiali.
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