"Nell'arco di oltre un secolo e mezzo la Ferrovia ha disegnato il volto dell'Italia e l'identità del suo popolo, pur senza lasciare nella memoria tracce della propria importanza storica..."

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Ferrovia Bitonto-Santo Spirito: dalla genesi alla chiusura e un breve cenno sui mezzi che vi circolarono

Origini e costruzione della linea

La linea fu concessa con Regio Decreto nel 1921 e inaugurata il 28 ottobre 1928. Serviva a collegare Bitonto alla sua frazione litoranea di Santo Spirito con un breve tronco fino alla marina. La linea rimase in esercizio fino ai primi anni Sessanta, con soppressione definitiva intorno al 1963. Era gestita inizialmente dalla Società Anonima Ferroviaria SAF.

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Nel 1937 la concessione e l’esercizio passarono alla Ferrotramviaria SpA, che già gestiva le tranvie Bari–Barletta. Dopo la chiusura parte del sedime della linea dismessa, come il lungo rettilineo in uscita da Bitonto e parallelo alla Strada Provinciale SP91, venne in parte riutilizzato nella costruzione della tratta Bitonto-Bari Palese della ferrovia Bari Nord.

Ferrovia Bitonto Santo Spirito SAF
Stazione di Bitonto e rimesse SAF

Percorso, fermate e caratteristiche tecniche

La lunghezza del tracciato era di circa 8,2 km con scartamento ordinario di 1435 mm e a semplice binario. Elettrificazione era a 1.350 V in continua da conduttore aereo.

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Armamento era costituito da rotaie leggere di 27,3 kg/m e un tracciato prevalentemente rettilineo. Le pendenze non superavano il 29‰ e raggi minimi nelle tratte terminali fino a 80–150 m nei tratti più stretti. Esisteva un breve tronco che raggiungeva la marina, utilizzato per lo più per il traffico balneare.

Principali fermate: Bitonto (FSAI), Amely, Sorgente, Catino, S. Spirito (stazione FS e diramazione Lido). La linea terminava con collegamento adiacente alla stazione Adriatica di S. Spirito.

Ferrovia Bitonto Santo Spirito SAF
Stazione di Santo Spirito SAF

Importanza locale

La ferrovia nacque per collegare l’entroterra agricolo e urbano di Bitonto e dei paesi limitrofi alla costa, facilitando il turismo balneare e i collegamenti pendolari. In anni in cui le strade erano spesso inadeguate, il servizio era strategico per spostamenti rapidi verso la spiaggia e verso la rete Adriatica.

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I treni e il materiale rotabile della ferrovia

Il parco originario S.A.F. era composto da 3 elettromotrici a carrelli classificate EL01–03 e da 4 rimorchiate classificate da R21 a R24 costruite dalla Carminati & Toselli di Milano.

Le rimorchiate avevano configurazioni di prima e terza classe: le R21 e R22 disponevano di sola terza classe, la R23 di prima classe mentre la R24 disponeva di sue classi: la prima e la terza.

Dopo la chiusura della linea la maggior parte dei rotabili fu demolita, ma alcune parti come telaio e carrelli di una elettromotrice vennero riutilizzate per la costruzione di una locomotiva Diesel (DE.01) della Ferrotramviaria.



Il declino e la chiusura negli anni Sessanta

L'apertura della ferrovia Bari-Barletta nel 1964 e un grave incidente occorso ad una delle motrici della Bitonto Santo Spirito spinsero nella decisione della chiusura.

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Cosa resta oggi della ferrovia Bitonto – Santo Spirito

Sono poche le tracce della linea visibili ai giorni nostri: alcune vecchie stazioni sono visibili e destinate ad altri usi. Parte del sedime è stata assorbita o sovrapposta al sistema ferroviario Bari–Nord gestito oggi da Ferrotramviaria. Fino ad alcuni decenni orsono erano visibili in opera i pali di sostegno per l'alimentazione elettrica poi rimossi dopo il raddoppio della ferrovia Bari-Nord e delle vicine instersezioni stradali.



Timeline Storica

1913–1920: Le origini del progetto

  • 1913 – Il Comune di Bitonto discute per la prima volta la possibilità di collegare la città al mare di Santo Spirito con una ferrovia o tranvia elettrica, per favorire il turismo balneare e l’economia agricola.
  • 1919–1920 – Dopo la Prima guerra mondiale, il progetto viene ripreso in chiave di “sviluppo territoriale” insieme alla rete Bari–Barletta allora in espansione.

1921–1926: Concessione e costruzione

  • 1921 – Con Regio Decreto del 4 agosto 1921 viene concessa la costruzione e l’esercizio della ferrovia “Bitonto – Santo Spirito” alla Società Anonima Ferroviaria (S.A.F.)
  • 1924–1926 – Iniziano i lavori di costruzione: armamento leggero, tracciato pianeggiante, binario unico e elettrificazione a corrente continua (circa 1.200–1.350 V CC)
  • Materiale rotabile ordinato alla Carminati & Toselli (Milano): 3 elettromotrici (EL01–03) e 4 rimorchiate (R21–R24)

1928: Inaugurazione ufficiale

  • 28 ottobre 1928 – Inaugurazione solenne della ferrovia, con grande festa cittadina.
  • Percorso: Bitonto – Amely – Sorgente – Catino – Santo Spirito (Marina)
  • Lunghezza: 8,2 km
  • Servizio: elettrico, con treni misti passeggeri e merci leggere.
  • Nella stagione estiva il treno viene soprannominato “treno del mare”, molto usato dai bitontini per raggiungere la costa.

1937: Passaggio alla Ferrotramviaria

  • 1937 – La S.A.F. confluisce nella Ferrotramviaria S.A.I. (oggi Ferrotramviaria S.p.A.), che assume la gestione della linea e ne integra parte dell’infrastruttura nella rete Bari Nord.
  • In questi anni la linea mantiene un traffico discreto, ma subisce concorrenza crescente dagli autobus e dalle automobili.
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1943–1945: Seconda guerra mondiale

  • Il servizio viene sospeso più volte per mancanza di elettricità e danni bellici. Alcuni rotabili vengono cannibalizzati o danneggiati, ma la linea torna provvisoriamente in esercizio nel 1946.

1950–1960: Declino

  • Gli anni Cinquanta vedono un progressivo calo di passeggeri e merci.
  • I costi di manutenzione dell’impianto elettrico e del sedime diventano insostenibili rispetto ai ricavi.
  • Si valuta una riconversione a trazione diesel, ma non viene mai realizzata.

1963 (circa): Chiusura definitiva

  • Intorno al 1963 il servizio viene ufficialmente sospeso e soppresso. Alcuni tratti del sedime vengono riutilizzati per collegamenti locali o per la rete Bari Nord.
  • Le elettromotrici vengono demolite: alcune parti meccaniche come telai e carrelli vengono riutilizzate per la costruzione della locomotiva diesel DE.01 da parte di Ferrotramviaria per l'utilizzo sulla linea della ferrovia Bari-Barletta.

Dagli anni ’70 a oggi: Memoria e resti

  • Anni ’70–’80 – Resti del tracciato ancora visibili nella campagna tra Bitonto e Catino con la vecchia stazione di Bitonto trasformata in fabbricato civile.
  • 2000 ad oggi – La linea è entrata nella memoria storica locale come simbolo di un’epoca di modernizzazione precoce. Associazioni e siti storici documentano tracciato, immagini e testimonianze.

CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELLE LINEE PRESENTI IN QUESTA PAGINA:

Tracciato, Lunghezza, Scartamento, Trazione, Data di Apertura e Chiusura all'esercizio, Immagini, Approfondimenti e collegamento ai siti ufficiali.

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